L'utile idiota è colui che, senza accorgersene e in buona fede, fa il gioco dell'avversario. Quando se ne rende conto è in genere troppo tardi. Mi riferisco a ciò che sta succedendo circa la questione gender. Con ogni mezzo a disposizione, economico, politico, mediatico, educativo, sociale, si sta cercando di convincere la gente, i nostri bravi "cristiani" che le differenze tra uomini e donne, tra maschi e femmine, sono semplicemente culturali, con la logica conseguenza che per un bambino essere allevato ed educato da un padre e una madre o da due padri o da due madri o da quattro padri o da quattro madri è la medesima cosa! Non esistono differenze, è solo una questione culturale. Tutto qua. Cancellando ogni diversità l'uomo viene privato della sua identità, della sua natura: viene totalmente spersonalizzato e disumanizzato. Ecco l'ideologia gender o ideologia di genere, che per molte persone, poco e assai male informate, non esisterebbe, sarebbe un falso problema. Nelle discussioni al riguardo gli utili idioti abbondano. Di quello che è un problema enorme e complesso, individuano un brandello di verità. Guardano questo pezzettino e perdono di vista l'insieme. Così, involontariamente, fanno il gioco dei figli delle tenebre, che, com'è noto, sono più scaltri dei figli della luce (Lc 16,8). Proviamo allora a connettere i neuroni senza lasciarci fuorviare da emotività o altro (calcoli elettorali, per esempio). Dopo gli ultimi ddl presentati in Parlamento su omofobia, pseudo-diritti delle coppie gay, ecc. vorrei sottolineare la pericolosissima deriva culturale, sociale e quindi spirituale che sta interessando l'Occidente e che contempla, tra le altre cose, la distruzione della famiglia per arrivare in ultima istanza alla legittimazione della pedofilia. Una deriva che ha l'obiettivo occulto di distruggere in tutti i suoi aspetti l'uomo e la concezione che noi abbiamo di esso, per creare il cosiddetto "uomo nuovo", un individuo privo di identità. I Poteri Forti stanno spingendo e promuovendo a suon di euro l'idea di genere (gender). Potremo dire addio all'identità dell'essere umano, nel suo naturale dimorfismo maschile e femminile, perché per l'ideologia gender le differenze sessuali tra maschio e femmina non avrebbero più alcuna importanza, se non dal punto di vista culturale. Pertanto non hanno senso di esistere! L'obiettivo è rimodellare l'immagine stessa dell'uomo, imponendo a tutti, partendo dai più piccoli, una nuova concezione di sessualità ideologica. Tra il maschio e la femmina vi sarebbero un numero indefinito di altri "generi" o "orientamenti sessuali", tra cui l'omosessualità, il lesbismo, la bisessualità; generi che sarebbero normalissimi né più né meno come l'eterosessualità. Per evitare assurde, volute e ignoranti incomprensioni è bene precisare che qui non si stanno discutendo i sacrosanti diritti degli individui, di tutti gli individui. Neppure si sta correlando l'omosessualità con la pedofilia, due cose diverse. Una unione, intesa come famiglia, può per taluni essere tranquillamente costituita da persone dello stesso sesso, con tutti i diritti di qualsiasi altra unione, ma quando di mezzo ci sono dei bambini le cose hanno un altro risvolto. Un bambino, per crescere e diventare un adulto sano e libero, ha bisogno di due figure ben precise: la madre e il padre. Questi due ruoli, con tutte le difficoltà dei casi, con tutte le discordanze e i condizionamenti si possono criticare all'infinito, ma da che mondo e mondo sono sempre stati basilari, il modello da trasmettere e che verrà emulato a loro volta dai bambini. Si sta instaurando passo dopo passo la distruzione completa dell'essere uomo, partendo dalle fondamenta della famiglia stessa, ma arrivando a tutti gli altri ambiti: spirituale, culturale, economico. Un uomo privo di storia e di cultura è un uomo che non conosce il passato e non sa cosa aspettarsi nel futuro, quindi non può vivere bene il presente. Un uomo scollegato dalla propria vera e unica origine, è un uomo che vive una falsa esistenza proiettata nel fare e nell'avere piuttosto che nell'essere, questo è bene dirlo anche per gli "inutili" idioti. Ermanno Caccia
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