In queste settimane, insieme alla redazione di Notizie, abbiamo girato tra le zone pastorali per promuovere e presentare il nostro settimanale: la linea editoriale, le novità, conoscere le aspettative, chiedendo un po' ovunque di esprimersi rispetto alle forme, ai contenuti e alla sostanza del nostro settimanale. Un modo per sentire nostro lo strumento di informazione diocesana e per condividerne il futuro. Sono nate in queste circostanze idee e progetti, segnalazioni senz'altro positive, di cui faremo tesoro per il prossimo futuro. In uno degli ultimi incontri i lettori sottolineavano l'esigenza che il settimanale divenga strumento concreto e reale per portare le nostre comunità ad una spiritualità un po' più formata, una spiritualità che sappia incidere anche nella vita e nelle attività che immancabilmente costellano le nostre parrocchie, ed i loro gruppi. Paradossalmente c'è stato chiesto di essere strumento di preghiera. Rispetto alla preghiera, saremmo sciocchi se ci atteggiassimo a maestri. In realtà c'è un unico Maestro, insostituibile, geloso del proprio titolo, il quale, tra l'altro, pur avendo una notevole familiarità con la preghiera e pur pregando in maniera talmente particolare da suscitare la voglia di pregare in chi l'osserva, non ha lasciato libri sull'argomento. Oggi, si voglia o no, non pochi cristiani sentono l'esigenza della preghiera. E' probabilmente il mondo stesso arido, superficiale, chiassoso e talvolta banale che la provoca in maniera forte, quasi prepotente. Tuttavia non sempre si sa come soddisfarla. "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli" [Lc 11,1]. Nel racconto di Luca, la richiesta dei discepoli scaturisce da un fatto concreto che accende in loro un'esigenza del tutto nuova. Il fatto sta sotto i loro occhi: il Maestro che prega... Coloro che lo seguono fanno dunque l'esperienza di un Gesù che prega. E si rendono conto che la loro preghiera precedente si rivela inadeguata, fuori luogo rispetto alla nuova situazione in cui si trovano. Si sentono distanti, quasi estranei alla preghiera fatta dal Maestro. Nasce spontanea una domanda: è opportuno imparare o scoprire la preghiera? Certamente risulterebbe più facile "insegnare" delle preghiere. E di fatto, tanta della nostra educazione religiosa non è stata nient'altro che apprendere, imparare delle formule, dei modi, delle regole. Molto più difficile è creare la preghiera, scoprirla, inventarla, mettere in moto un meccanismo profondo per arrivare alla sorgente. Certamente, e ce lo insegnano i Padri del deserto e la schiera di Santi, può essere agevole programmare la preghiera, regolamentarla. Ma è senz'altro più impegnativo riuscire a "seminare" la preghiera, liberarne il movimento essenziale, imprevedibile: quello che porta a un incontro. Può essere comodo insistere sul dovere e magari ricorrere alla paura "chi prega si salva, chi non prega si danna", ma risulta certamente più difficile far esplodere dentro l'esigenza della preghiera, comunicare il fascino, la nostalgia, la bellezza e il gusto per la preghiera. Parole che indicano un percorso, lungo ma affascinante, perché il terreno proprio della preghiera è quello della vita. Non quello di una "esercitazione religiosa", di una pratica devota, di un adempimento oneroso a un dovere, dell'esecuzione puntigliosa di libretti di novene o di formule. Perché, sia ben chiaro, quando uno impara la preghiera, non ha ancora imparato a pregare. La preghiera, non può essere contenuta in nessun modulo prefabbricato: la preghiera è vita, e la vita non può essere prefabbricata, né programmata a priori. La preghiera insegnata da Gesù è una preghiera che fa "esplodere" tutti i modi di pregare, travolge tutti gli schemi che ci hanno insegnato. E l'unica maniera per contenerla è paradossalmente lasciarsi portare là dove la preghiera ti vuole portare. La scuola di Gesù sulla preghiera è una scuola, certamente, esigente. Proprio perché non si accontenta delle parole, delle formule, ma esige la vita, pretende di coinvolgere tutta la persona. Gesù non insegna una o delle preghiere! Abbiamo allora il diritto di disturbarlo soltanto se vogliamo imparare a pregare, capirne e carpire il suo segreto, se accettiamo il rischio di "ri-nascere come uomini di preghiera". Conseguenza: non abbiamo tanto bisogno di preghiere nuove, che poi in realtà invecchiano rapidamente, ma di essere uomini nuovi nella preghiera. Nuovi nel modo di interpretare il senso della preghiera nella nostra avventura, nel nostro cammino di cristiani. Molti sono in grado di offrirci preghiere nuove. Ma soltanto uno ci insegna non a fabbricare preghiere, ma scoprire la preghiera, crearla, viverla in pienezza. Soltanto Lui ci invita a superare quella distanza, per entrare nello spazio della sua solitudine, e così sentirci un po' meno estranei... Amici lettori, al di là delle chiacchiere, la preghiera è un discorso, una parola che non deve mai interrompersi. La nostra campagna abbonamenti è contrassegnata dalla parola Abitare, grazie anche alle vostre segnalazioni e interventi abbiamo compreso la necessità di porgere attraverso queste pagine qualche filo... Ciò che conta è che uno afferri il proprio filo, accenda il contatto, attivi la comunicazione. Dopo, potrà liberamente trascurare i fili che ha e che gli abbiamo messo tra le mani. Importante come in tutte le cose è scavare nel desiderio, scoprire la sorgente. Dopo ciascuno ubbidirà unicamente alla propria sete...
Ermanno Caccia
Ultime da Facebook
edizione digitale
Vai su http://notizie.ita.newsmemory.com e crea un nuovo utente con una password a tua scelta; potrai leggere due numeri gratuitamente e poi decidere se abbonarti, pagando direttamente on line o con i metodi tradizionali.
scarica le nostre App per tablet, smartphone, ipad, iphone; su Google Play per supporti Android o su App Store tramite iTunes se utilizzi IOS. Inserisci "notiziecarpi", tutto in minuscolo e senza spazi, nel riquadro per la ricerca.
Editoriali
- Placida indifferenza
- ...E tu corri?
- Abitudine
- Alba o tramonto?
- Allenare e allenarsi non solo in campo
- Amare le novità non vuol dire essere nuovi!
- Amicizie tradite
- Amore
- Anno nuovo tra tristezza e dono
- Apriti!
- Astensione e decisione
- Autorevolezza
- Beato chi incontra Cristo
- Camminare nella notte
- Cammini
- Capacità
- Carina?
- Caro Paolo…
- Censimento dei nemici
- Cercando la tua luce....e essere canali d'acqua.....
- Charlie: simbolo di vita contro l’accanimento giudiziario
- Che tempi
- Come sta la vita?
- Confort e ostacoli
- Coraggio
- Coraggio
- Coscienza e consensi
- Credenti o credibili?
- Crescere
- Cristiani e impresa
- Da cuore a cuore
- Dalla curiosità alla fede
- Dialogare e non negoziare
- Discernimento
- Diversità innegabili
- Domande e fede
- Domani
- Donne
- Dono
- Dono e debiti
- Dove finiremo
- E il cuore?
- E ora non chiudiamo gli occhi
- E ora?
- E se domani?
- Eccoci
- Essere ponti
- Famiglia: non solo trincee ma ripartenze vincenti
- Fanno tutti così
- Farci prossimo
- Fede puntellata
- Fermarsi
- Fermarsi
- Folla e Chiesa
- Fuori programma
- Futuro
- Generosità
- Gente e Persona
- Giornale e giornate... Pronti al via!
- Giovani in freezer?
- Giovani, facciamo abbastanza?
- Giustizia
- Giustizia e misericordia
- Gli auguri di Pasqua del Vescovo Francesco
- Gli scambisti
- Grazie
- I bambini non corrono più...
- Igiene del cristiano
- Il coraggio di non aver paura
- Il cuore e la ragione
- Il giorno dopo
- Il Limbo
- Il mestiere impossibile
- Il rischio di decidere
- Il sorriso di Dio
- Il Vescovo Francesco per Notizie
- Impegno
- Impossibile concludere...
- Incomprensione
- Incontri
- Insieme
- La Casa e la strada
- La fede in vacanza...
- La lezione della vita
- La nostra merce
- La nostra vocazione
- La saggezza del Natale nella vita di un bambino
- La statua, la Madre, la nostra umanità
- Laico o cristiano?
- Lavoro e Comunità
- Le tentazioni
- Leader e cristiano...
- Lealtà
- Libertà
- Libertà di stampa?
- Lo stile
- Lontani
- L’invito
- Ma... se... però...
- Memoria e Racconto
- Meraviglia
- Messaggio di Monsignor Cavina
- Miracoli e Demoni
- Mormorazione e ascolto...
- Nani e Brontoli
- Noi e gli altri
- Obbligo di ragionare
- Onestà praticata anche nei confronti di Dio
- Orizzonti
- Ottimismo e pessimismo
- Parole
- Parole che generano caos
- Parole e dialogo…
- Pasqua
- Paura
- Peccato
- Pietre in mano e nella mente
- Più o meglio?
- Pluralismo dell’informazione: un valore costituzionale
- Preghiera, pedagogia di Dio
- Profeti
- Prossimo
- Referendum?
- Rieccoci
- Rimanere
- Ringraziare
- Riposo
- Rompere il ghiaccio
- Rubano anche i cristiani...
- Santità e uomo
- Segni dei tempi...
- Sequela
- Settimanale e preghiera
- Sguardi
- Silenzio e saggezza
- Soldi, Sinodo e fantomatici scandali
- Soldi… e buone Notizie!
- Speranza e gioia
- Sproporzione
- Stai con me
- Stranezze, dolore e terremoto
- Stupore e meraviglia
- Tanto per pensare
- Tempo per vivere
- Tribunali ambulanti e permanenti
- Tutto comincia con gli occhi
- Un mestiere difficile
- Una vita a piene mani
- Unità e singolarità
- Vera libertà
- Vita
- Vita e gioventù
- Voglia di normalità
- Zizzania
- “I care…”, mi sta a cuore
- … Se fossi tu?
Agenzia SIR
Servizio Informazione Religiosa
- Agroalimentare: Ismea, bando di 100 milioni per progetti di trasformazione e crescita esportazioni
- Formazione: Padova, domani al via il corso interdisciplinare “Modelli e metafore per pensare. Tra scienza, religioni e filosofie”
- Erasmus: Parlamento europeo, triplicare fondi per eliminare “barriere economiche, sociali e culturali”
- Francia: scout, “antisemitismo, razzismo e ogni forma di rifiuto dell’altro sono inaccettabili”
- Dire: i titoli e il tg politico